Insegnare con metodo: di Massimo Panerai

“Un semplice vademecum con alcuni consigli per un insegnamento delle arti marziali e degli sport da combattimenti maggiormente consapevole.

Abstract

Mi sono posto molte volte le seguenti domande. Insegnare o educare e qual è l’obiettivo dell’istruttore. Se allenare, istruire è difficile credo che educare, nella sua accezione più profonda, lo sia ancora di più. Tirare fuori ciò che sta dentro, condurre, trasmettere valori morali e culturali, questo è il significato della parola educare.

Lasciare un segno, incidere, imprimere dei segni è il significato etimologico della parola insegnare.

Sono parole dal significato importante che richiedono, a chi sceglie di dedicarsi a questa attività, l’assunzione di una precisa responsabilità che va al di là del semplice insegnamento di una tecnica. Là dove ci sia un istruttore, un insegnante tecnico, ci sarà dall’altra parte un allievo, un atleta, che vuole imparare, che desidera gli sia lasciato un segno, che desidera essere condotto verso una crescita personale. In questo processo di crescita non può essere trascurata la trasmissione di tutte le qualità morali ed etiche che devono contraddistinguere un praticante sportivo, alcuni delle quali il rispetto degli altri, la lealtà, lo spirito di squadra, il senso d’appartenenza, il rispetto per le altre culture, l’affermazione del merito, l’integrazione sociale, il rispetto delle regole.

Sarà compito dell’istruttore non deludere i propri allievi. Sarà compito dell’insegnante fare in modo che il segno lasciato sia positivo, indelebile, costruttivo, che rimanga nella memoria dei propri allievi come un fatto importante della loro esperienza e che nel tempo, a sua volta, siano orgogliosi di trasmettere.